Quando la tecnologia imiterà le nostre emozioni, come cambierà la nostra umanità?
Siamo alle soglie di una rivoluzione nelle interazioni tra esseri umani e macchine: l’empatia artificiale. Da semplici assistenti vocali a compagni digitali, da avatar virtuali a robot con sembianze umane, le macchine stanno diventando sempre più abili nel simulare comprensione emotiva e connessione empatica. Uno scenario possibile sarà allora quello di stabilire legami emotivi profondi con macchine che, pur non potendo provare realmente sentimenti, ci appariranno sorprendentemente empatiche.
Il paradosso, tuttavia, è che ci innamoreremo di entità artificiali che non potranno mai ricambiarci. Questa asimmetria fondamentale solleva interrogativi cruciali sulla natura delle relazioni, sull’intimità, sull’amore e persino sulla nostra identità. Dai cloni digitali che consentono ai defunti di rimanere con noi virtualmente, alle interfacce neurali che promettono una fusione diretta tra mente e macchina, Canducci analizza le implicazioni sociali, psicologiche ed etiche dell’empatia artificiale, proponendo, inoltre, un’estensione delle Leggi di Asimov per mitigare i rischi dell’era che ci attende.