Le University Press a livello internazionale stanno tutte affrontando la “grande trasformazione” quali-quantitativa della produzione monografica e manualistica conseguente a nuove modalità di insegnamento, apprendimento e diffusione dei saperi e naturalmente in Italia il tema si colora di venature peculiari.
Quello che comunque appare ineluttabile è l’evoluzione verso un modello che tenga conto sia dell’aspetto fruizione (una ricerca Aie, Cun, Crui di un paio di anni fa metteva in luce che gli studenti universitari tendono a scegliere in base ai contenuti e non al supporto) che dell’aspetto ideazione e scrittura.
In un processo di ridefinizione di ruoli e di produzione di valore, l’investimento in innovazione e servizio appaiono cruciali, permettendo una differenziazione di offerta e veicolazione (carta, carta/digitale, integrazioni multimediali, esercitazioni, customizzazioni etc.) di contenuti, la cui efficacia, qualità e spessore culturale rimangano però la priorità assoluta.

In questa direzione Egea ha sviluppato MyBook, ambiente virtuale a disposizione di docenti e studenti, e il nuovo formato Digitabook.