In un saggio brillante e rivelatorio, lo scienziato comportamentale Scott Rick ci aiuta a decifrare la psicologia delle decisioni economiche mostrandoci tensioni, compromessi e contraddizioni che emergono quando il denaro entra nelle dinamiche di coppia.
Nella vostra relazione, chi sceglie dove andare in vacanza e in quale ristorante passare una serata romantica? O quanto spendere per il frigo o l’auto? Quali prodotti acquistare quando si fa la spesa al supermercato? Quanto investire nell’istruzione dei figli? La condivisione delle scelte di spesa in coppia e in famiglia è una scienza – o forse un’arte – molto difficile, soprattutto quando uno dei partner è – per così dire – parsimonioso mentre l'altro ha… le mani bucate.
Per superare indenni questo San Valentino – e, idealmente, anche i prossimi – Egea porta in Italia un libro che ci aiuta a orientarci in quella specie di “campo minato” in cui il denaro rischia di trasformare anche l’amore più puro: “Tirchi e spendaccioni – Gestire il denaro nelle relazioni personali” di Scott Rick. Scienziato comportamentale all’Università del Michigan, Rick ci aiuta a decifrare la psicologia delle decisioni economiche, mostrandoci tensioni, contraddizioni e compromessi che emergono quando il denaro entra nelle dinamiche di coppia, ma soprattutto dandoci utili consigli pratici per superarli.
Nella sua ricerca – arricchita nell’edizione italiana dalla prefazione di Vincenzo Galasso, economista dell’Università Bocconi – l’autore divide le persone in tre categorie: «tirchi» (o «parsimoniosi»), «spendaccioni» e «consumatori non conflittuali». Il libro si concentra sui primi due profili e sulle interazioni a cui possono essere chiamati nella vita di tutti i giorni.
Chi la spunta nelle decisioni di spesa tra un compagno spendaccione e una compagna un po’ tirata, e viceversa? È più facile che imponga le sue preferenze la persona che porta i soldi (o più soldi) a casa? E cosa succederà in una società in cui sempre di più le donne partecipano attivamente al mercato del lavoro e magari guadagnano più degli uomini? È inevitabile che queste trasformazioni si riflettano nelle scelte di spesa e nei rapporti di potere all’interno delle coppie.
Ma quanto incidono queste tensioni finanziarie sulla qualità di una relazione? Il denaro è soltanto uno dei tanti fattori di stress in una relazione? Non proprio. “Le discussioni sul denaro”, spiega Rick, basandosi sui dati della letteratura scientifica, “sono particolarmente corrosive, anche più di quelle relative ai suoceri”.
Per capire meglio come queste differenze di atteggiamento verso il denaro vengono vissute nella coppia, Rick alza il velo su numerose statistiche e osservazioni legate al nostro rapporto con i soldi e al loro impatto sulla vita insieme. Vediamone alcune:
Dimmi quanto spendi e ti dirò quanto litigherai
Le differenze tra i partner nella dimensione "tirchio-spendaccione" sono il miglior predittore di conflitti finanziari e insoddisfazione relazionale. Eppure i matrimoni tra tirchi e spendaccioni sono più comuni (58%) rispetto a quelli tra persone con simili tendenze di spesa (42%). Come immaginabile, le coppie di spendaccioni tendono ad avere più debiti e meno risparmi rispetto alle coppie di tirchi.
La magia dei conti correnti cointestati
Le coppie che utilizzano esclusivamente conti cointestati tendono ad avere relazioni più soddisfacenti: un esperimento condotto dall’autore e dai suoi collaboratori ha dimostrato che le coppie assegnate a usare conti congiunti hanno mantenuto una maggiore soddisfazione relazionale nel tempo.
Comunicare tanto, ma non tutto
La trasparenza finanziaria totale non è sempre positiva. È consigliabile adottare una "translucenza finanziaria" (trasparenza parziale). Alcuni (piccoli) segreti finanziari, infatti, possono essere salutari per la relazione.
Tali padri, tali tirchi
I figli tendono a sviluppare atteggiamenti finanziari simili ai genitori con l'avanzare dell'età. E attenzione: i genitori influenzano i figli più attraverso il comportamento che attraverso le parole.
Aspettative e rimpianti
I giovani tendono a rimpiangere di non aver speso abbastanza, mentre gli anziani tendono a rimpiangere le spese eccessive. Le esperienze (viaggi, concerti) generano meno rimpianti degli acquisti materiali.
Il reddito della discordia
Nelle coppie a doppio reddito, solo il 40% appartiene alla stessa fascia di reddito. Le donne che guadagnano più dei mariti spesso nascondono il loro reddito per evitare imbarazzo. L'apertura di un conto cointestato può aiutare a neutralizzare il «peso» delle differenze.
Ma quindi, tirando le somme, quale ruolo gioca – e quanto peso ha – il denaro in una relazione d’amore? Partendo dal presupposto che la scarsità di risorse finanziarie esponga coppie e individui a notevoli difficoltà, uno studio condotto nel 2010 negli Stati Uniti ha stimato che il benessere aumenti insieme al reddito fino alla cifra di circa 75.000 dollari annui; dopo questa soglia, tuttavia, l'aumento di reddito avrebbe un impatto marginale sulla felicità: le coppie con redditi molto alti, insomma, non sono necessariamente più felici.
“In definitiva”, scrive Rick, “il mio consiglio per i single è di sposarsi per stare bene. Sì, star bene richiede amore e denaro a sufficienza. Richiede anche interessi, valori, progetti e sogni simili. Non sto dicendo che devono essere identici! Sarebbe una ricetta per la noia. Ma devono essere abbastanza simili. Tutto questo può sembrare impegnativo, difficile da trovare (molti fattori devono coincidere), ma una carenza in una di queste aree può rendere il viaggio tormentoso”.
Senza mai dimenticarsi, tuttavia, che il primo passo per stare bene con qualcuno al proprio fianco è conoscere sé stessi, anche in termini economici. E in quest’ottica, il lavoro di Rick può essere un prezioso alleato per capirsi e, laddove possibile migliorarsi: “Questo libro è incentrato sul cambiamento”, chiosa l’autore. “Una volta comprese le vostre abitudini di spesa, potrete iniziare a rimodellarle. Potrete ristrutturare il modo in cui voi e il vostro partner gestite il denaro per prevenire il peggiorare del rispettivo comportamento ed evitare inutili conflitti”.