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La Cina e la «strategia del gatto»

20/08/2022

Nel suo ultimo saggio, Gianmarco Ottaviano spiega come la Cina abbia messo le basi per crescere sempre di più, di fatto precorrendo i tempi della “Riglobalizzazione” che sembra ridisegnare l’ordine mondiale

 

Nonostante quanto dichiarato a Pechino, nessuno dei Brics ha condannato apertamente l’invasione russa dell’Ucraina, mentre il presidente cinese Xi Jinping ha ribadito più volte la posizione cinese, secondo la quale i danni all’economia mondiale li stanno facendo le sanzioni piuttosto che l’invasione che le ha causate. Un estratto del nuovo libro di Gianmarco Ottaviano, pubblicato dal Sole 24 Ore.

 

(Il Sole 24 Ore) – Ribadiamo il nostro impegno per il multilateralismo attraverso il rispetto del diritto internazionale, compresi gli scopi e i principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite come sua pietra angolare indispensabile, e per il ruolo centrale delle Nazioni Unite in un sistema internazionale in cui gli Stati sovrani cooperano per mantenere la pace e sicurezza, promuovere lo sviluppo sostenibile, garantire la promozione e la protezione della democrazia, dei diritti umani e delle libertà fondamentali per tutti e promuovere la cooperazione basata sullo spirito del rispetto reciproco, della giustizia e dell'uguaglianza.” Potrebbe sembrare una dichiarazione congiunta delle democrazie occidentali. Si tratta invece di quella pubblicata il 23 giugno scorso a Pechino dove la Cina ha ospitato il summit delle grandi economie emergenti: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica (indicate convenzionalmente come BRICS). Un gruppo di paesi che dall’inizio del secolo ha cominciato a proporsi e sempre più ad imporsi come alternativa all’egemonia geopolitica dell’Occidente.

 

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Foto iStock.com / theasis