"Luogo scosceso, strapiombo, dirupo, da cui si può facilmente cadere, ci dice il vocabolario. In senso figurato, il precipizio definisce anche la rovina, il perdimento. Parola dura, che provoca turbamento.
In un’epoca in cui ci sembra davvero di vivere sull’orlo di un precipizio, abbiamo sentito, però, la necessità di riflettere sui movimenti di una società al collasso, costretta a vivere con l’instabilità degli equilibri mondiali e con la perdita di molti punti di riferimento. L’obiettivo è riflettere sulla possibilità che le incertezze e gli sconvolgimenti del nostro tempo diventino una positiva occasione per connettersi con la nostra parte più creativa ed emotiva e per proiettare lo sguardo oltre l’orizzonte cupo che si prospetta, verso nuove visioni; vivere con il collasso, insomma, non solo sopravvivere."
Al festival Le parole della montagna, che quest'anno ha scelto come parola chiave il termine "precipizio", Paolo Guenzi presenta il suo libro "Il marketing dell'ignoranza".
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