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Star Wars? È (anche) filosofia

04/05/2023

La galassia “lontana lontana” è più vicina di quello che sembra

 

In occasione dello “Star Wars Day” del 4 maggio, La Repubblica ospita un estratto del libro di Cass Robert Sunstein, “Il mondo secondo Star Wars”, tornato in libreria in una nuova edizione completamente rivista e aggiornata alla luce degli ultimi episodi della saga.

 

(La Repubblica) - Nata a imitazione di Flash Gordon, Star Wars è un po’ come un ricordo d’infanzia, un po’ come il primo bacio o come un regalo di Natale. È un po’ come l’aria. Star Wars è qui, e ci rimarrà.

 

Il tempismo è tutto, e la fortuna conta. Nel 1977 era sicuramente il momento giusto per una fiaba ottimista piena di eroi, eremiti, droidi e spade laser. Dopo gli assassini, i disordini e il malessere, gli Stati Uniti avevano bisogno di tirarsi su, e Una nuova speranza fece proprio questo. E il rilancio della serie, nel 2015, è stato sicuramente favorito dal gusto evidente per la nostalgia tipico del nostro tempo (sequel, sequel e ancora sequel…) e dal bisogno impellente di buone notizie. Un cast di personaggi familiari ha aiutato la gente a ricollegarsi alla propria gioventù, ai genitori (vivi o defunti), e anche ai propri figli. Dopo la Grande recessione, e nel mezzo delle minacce terroristiche, Rey, Finn, Poe e la Resistenza (e anche Han Solo, pure se muore) erano irresistibili.

 

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Foto iStock / mik38