Il premio Nobel per la letteratura, assegnato
nel 2016 al cantautore Bob Dylan
«per avere creato una nuova espressione
poetica nell'ambito della tradizione
della grande canzone americana», pone l’accento
sulla rilevanza che la popular music
sta assumendo nella società contemporanea
e sottolinea anche quanto i tradizionali confini
tra le diverse forme artistiche siano sempre
più labili.
La pop music è strettamente connessa
allo sviluppo dei media, alla cultura di massa,
all'universo giovanile e ai suoi linguaggi
espressivi. Le nuove generazioni si rivelano
portatrici di una spinta rivoluzionaria
che esplode alla fine degli anni Sessanta.
Una spinta che favorisce l’emergere di una
vera e propria cultura giovanile. La musica
pop/rock determina nuove tendenze ed è
a sua volta influenzata dai fermenti sociali
e culturali. Rappresenta la colonna sonora
di intere generazioni, accompagnando non
solo le diverse forme di intrattenimento ma
anche l’impegno sociale, la necessità di appartenenza
e l’esigenza di riconoscibilità e
di protagonismo dei giovani. Il rock riflette
l’universo giovanile, nei suoi riti e miti, oltre
a rappresentare un significativo strumento
di socializzazione e di aggregazione. La cultura
«popular» esprime il terreno su cui si
svolgono le trasformazioni. La pop music
non è mai immobile ma sempre in movimento.
Il volume, a partire dalle principali teorie
sulla sociologia della musica, si sofferma
sul mutamento sociale, le culture giovanili, i
media e la pop music, passando dalla Beat
Revolution, che ha caratterizzato i movimenti
artistici e culturali dagli anni Cinquanta
in poi, alla Bit Generation, immersa nelle
tecnologie digitali e nella software culture.